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Ecco i finalisti di Monologando 2020

Ecco i finalisti di Monologando 2020

La giuria selezionatrice del Concorso per monologhi teatrali inediti Monologando 2020 tramite il proprio voto ha indicato i finalisti che si esibiranno durante la rassegna Su il Sipario e che sottoporranno i propri lavori al giudizio del pubblico. Ecco i loro nomi e il titolo del monologo:

Sara Baldassarre con “Zoe

Marzia Birro con “Lucciole e lanterne

Donatella Busini con “Svetlana

Tiziana Mantovani con “Il mare vivo

Patrizia Resconi con “Il sole domani

La direzione artistica del concorso e la Presidenza di Acli Arte e Spettacolo Padova ringrazia tutti i partecipanti, mai numerosi come quest’anno, e a tutti diamo appuntamento al prossimo anno augurandoci di trovare ancora il loro interesse per questo concorso che cresce di anno in anno e che, per la prima volta nella sua storia, trova in finale cinque autrici donne. A loro un sincero in bocca al lupo.

Rusticàlia – Seconda edizione

Rusticàlia – Seconda edizione

Torna per il secondo anno la rassegna Rusticàlia di Febo Teatro in collaborazione con il Circolo NOI e il Comune di Santa Giustina in Colle. In programma delle proposte che esaltano le qualità artistiche del territorio, un invito ad artisti e spettacoli con un “sapore veneto doc”. Tre spettacoli diversi tra loro e ciascuno con una propria specificità: chi utilizzerà come linguaggio scenico il dialetto, chi ambienterà il racconto in questi luoghi, chi semplicemente è nato, cresciuto e lavora qui. Questo perché – come sostengono Claudia Bellemo e Nicola Perin, direttori artistici di Fwebo Teatro – “riteniamo importante comunicare quanto il teatro sia molto concreto e legato ai nostri territori più di quanto si pensi. Basti pensare a nomi illustri come Carlo Goldoni e Ruzzante o alla Commedia dell’Arte, famosa in tutto il mondo. Da questa consapevolezza si può partire per costruire insieme una realtà che includa il Teatro e lo spettacolo dal vivo come importanti fondamenta per investigare dentro sé stessi, imparando a conoscere i propri talenti e per migliorarsi come singoli e come società“.

Rusticàlia - Seconda edizione 1


Il primo appuntamento sarà l’11 gennaio 2020 alle ore 21.00 con “Tomato Soap” di e con Ariela Maggi e Giulio Canestrelli, regia di Lydie le Doeuff. La musica dello spettacolo è del cantautore Iosonouncane.
“Tomato Soap” porta in scena il tema della violenza di genere raccontando la storia di un uomo e una donna che pensano di darsi amore e si danno morte. Seguiamo le vicende di Gianni e Gilda dal loro primo incontro, l’innamoramento, la costruzione di una vita insieme, fino a diventare spettatori dell’incrinarsi del rapporto e della prepotenza con cui la violenza ne diventa protagonista. Cogliamo le ritualità malate che si insinuano nella coppia, e la malintesa capacità di perdono che ne sostiene la terribile sopravvivenza.
Gianni e Gilda sono due pupazzi di gommapiuma a grandezza umana, marionnettes portés, manipolati a vista dagli attori. Ma la storia dei pupazzi è anche il gioco della coppia di attori-manipolatori, che sotto gli occhi del pubblico scambiano le carte, invertendo i ruoli: è infatti l’attrice a fare l’uomo e l’attore a fare la donna.
A dispetto della gravità del contenuto, “Tomato Soap” utilizza un linguaggio lieve, visuale, ironico, muto, accompagnando gli spettatori al limite della risata, là dove la tragedia diventa grottesco.
Lo spettacolo si è classificato secondo al playFestival 2.0 di ATIR Teatro Ringhiera e Piccolo Teatro di Milano e ha vinto “Teatro voce della società giovanile” di Endas Emilia Romagna e Itc Teatro.

Rusticàlia - Seconda edizione 2

Il secondo appuntamento, sabato 8 febbraio ore 21:00, vedrà in scena una produzione di Febo Teatro “#Mirros” con Nicola Perin e Eleonora Fontana. Testo di Andrea Pennacchi e Lia Bonfio mentre lo stesso Pennacchi ne firma anche la regia con Lorenzo Maragoni.
Lo spettacolo teatrale è volto a sensibilizzare il pubblico di ogni età riguardo al delicato tema della dismorfofobia, cioè del problema che molti giovani (e non solo) hanno nel non riconoscere nel modo naturale la propria corporeità. Un problema che a volte può sembrare banale ma che spesso porta a reazioni esasperate e angosciose fino a causare gesti assurdi.
Siamo alla fermata del tram e, come ogni giorno, Anita, studentessa liceale, lo attende per andare a scuola. Ma lei ha un atteggiamento di continuo disagio e sofferenza a causa, si scoprirà, della sua non accettazione del proprio corpo, in particolare dei suoi capelli. Finché un giorno (ha il motorino rotto) alla fermata capita anche Ken, ragazzo estroverso, sensibile e studente di agraria, che la guarda con interesse… Anita è carina, Anita sembra dolce, Anita soffre…
Giorno dopo giorno Ken cerca di capire e, in questo complicato percorso, sarà proprio lui a prenderla per mano ed aiutarla a rendere tutto meno difficile.

Rusticàlia - Seconda edizione 3


A chiudere il programma della rassegna Sabato 7 Marzo ore 21:00, saranno invece Giorgio Bertan ed Eleonora Fuser con “Bricola e Regina” Sono due personaggi con maschera, sono la Commedia dell’Arte “moderna”, nati dalla creatività e dalle radici Veneziane dei due attori Giorgio Bertan ed Eleonora Fuser, in uno spettacolo di genere attore-autore.
Bricola e Regina, in libera uscita dall’Ospizio di S. Lorenzo dialogano ai margini della società su tutto e su tutti, tra temi universali e vita quotidiana, alternando la cronaca agli aneddoti, i ricordi giovanili ai problemi della terza età.
La loro storia di coppia, il passato di ricordi, i rimpianti, le delusioni, le paure, il cinismo (se stava megio co se stava pezo) si alternano tra litigi, scherzi e tenerezze sulla panchina del loro saporito mondo. Bricola e Regina, nella loro pur scomoda vita di strada, esprimono il loro amore per la vita (stemo sempre rampegai) e sono pronti a parlarne con chiunque.
Momenti di intimità comico-grotteschi, conditi da un linguaggio popolare ormai quasi perduto, muovono i due personaggi-maschere in un gestuale moderno facendoli idealmente proseguire lungo l’antica via della Commedia dell’Arte.

Teatro Parrocchiale – Santa Giustina in Colle (PD)
Piazza Martiri, 16

Biglietti
Ingresso intero: 8,00 €
Ingresso ridotto (studenti e over 65): 5,00 €
I biglietti possono essere acquistati all’ingresso del teatro.
Il teatro apre un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

Info e Prenotazioni
Mail: info@feboteatro.it
Cell: 3201430701

Rusticàlia - Seconda edizione 4
La stella di Betlemme

La stella di Betlemme

Il 21 dicembre alle ore 17.00 Acli Arte e Spettacolo porta in scena allo spazio Bassanello in via Assunta 5 a Padova “La stella di Betlemme” alla fine del percorso di Catechesi della Parrocchia, coinvolgendo i bambini che vi hanno preso parte, con offerta libera consapevole al fine di realizzare una raccolta fondi per l’associazione Co-meta, che si occupa di progetti di beneficenza e adozioni a distanza per i bambini del Burkina Faso. La stella di Betlemme, scritta ed interpretata da Anna-Rita Di Muro con la partecipazione di Paolo Pagiaro, è un salto indietro nel tempo per vivere la storia di due bimbi che hanno un esistenza dolce e struggente allo stesso tempo. Una storia che può essere trasportata anche ai nostri giorni. Il tutto intercalato da interventi a carattere scientifico dove si illustra la nascita e l’evoluzione delle comete.

Un week-end d’Autore

Un week-end d’Autore

Si chiude in bellezza il fortunato 2019 del Teatro delle Ortiche, con doppio e imperdibile appuntamento: un week-end d’autore! Il 14 dicembre presso il circolo culturale “Carichi Sospesi” andrà in scena “L’Importanza di essere Onesto” di Oscar Wilde.
Commedia divertente e ironica, caustica e dissacrante, in cui primeggiano l’intrigo, l’equivoco, i nonsense e la feroce condanna dei pilastri dell’angusta società vittoriana. Giovanni Worthing, uomo dagli sconosciuti natali, vive in campagna insieme a Cecilia, una ragazza diciottenne su cui esercita la tutela, e con l’istitutrice di quest’ultima, Miss Prism. Decide di recarsi a Londra e di frequentare i salotti cittadini presentandosi come Onesto: in realtà intende soprattutto visitare la casa dell’amico Agenore Moncrieff, allo scopo di incontrarne la cugina Guendalina, della quale è intenzionato a chiedere la mano…
Considerato da molti il capolavoro teatrale di Oscar Wilde, sin dal giorno del suo debutto, nel 1895, ha ottenuto moltissime repliche in tutto il mondo, fino alle recenti trasposizioni per il cinema. Questa «commedia frivola per persone serie» ritrae un arguto e pungente scorcio dell’aristocrazia inglese, un mondo dove la forza degli individui risiede in quello che dicono e non in quello che fanno, nel blasone e non nelle idee. Ernesto (Onesto) è l’uomo che tutte le dame – e non solo… – vorrebbero avere. E per aggiudicarselo sarebbero disposte a tutto. Vanno così in scena, complici inconsapevoli, fiducia e finzione, sincerità e calcolo, onestà e manipolazione, in un’esplosione ininterrotta di battute sferzanti, molte delle quali memorabili come aforismi.
“L’importanza di essere Onesto” è ricca di paradossi ed è essa stessa un paradosso: un nome può essere davvero più importante di una persona. E, dopo aver riso per il lato umoristico della faccenda, non resta che riflettere e domandarsi quanto ciò accada spesso nella realtà
Si comincia alle Ore 21.00. L’ingresso è di 10,00 Euro con Tessera Arci 2019/20

Il 15 dicembre invece sarà la volta di “Così è (Se vi pare)” di Luigi Pirandello, presso la Sala Teatro Bassanello in Via Assunta 5, Padova.
La storia ruota intorno alle discussioni animate di un gruppo di “curiosi” impegnati a scambiarsi continue illazioni sullo “strano” ménage di un marito, una moglie misteriosa ed una suocera giunti da poco in paese, provenienti dalla Marsica, una città distrutta dal terremoto. Tutti hanno una chiara missione: verificare ed accertare, conquistare famelicamente una verità – a quanto pare unica fonte di sicurezze – addirittura interrogando e costringendo, se necessario, i fantomatici responsabili.
“Così è (se vi pare)” è un classico attualissimo in questa società voyeuristica, dove campeggiano i reality show, dove tutti credono di avere in mano il senso della verità, dove bisogna a tutti i costi sopravvivere alla paura della solitudine, dell’annullamento. Un viaggio introspettivo dentro noi stessi, che ci introduce al dubbio, all’incertezza, alla complessità di ciò che sta dietro ad ogni essere umano e alla sua maschera.

Entrambi gli spettacoli portano la firma di Vittorio Attene alla regia

Un week-end d'Autore 5


Ore 17.00 Apertura Buffet siciliano | Ore 18.00 inizio spettacolo | Offerta libera responsabile
La prenotazione è obbligatoria!
Potete scriverci all’indirizzo teatrodelleortiche@gmail.com o contattare il numero 333 79579079 (Cristina).