049 601290 info@aaspadova.it

Nasce, grazie all’impegno della Compagnia Teatrale Camerini con Vista, una nuova rassegna: LIVEact.

Nello splendido teatro Aldo Rossi di Borgoricco, prende il via un festival in 4 serate con spettacoli di grande qualità.

Per stessa affermazione dei Camerini con Vista: “Con questa rassegna vogliamo proporre il teatro che ci incanta e ci seduce, quello che ci ha fatto innamorare, quello che offre stimoli sempre nuovi, chiavi di lettura diverse, prospettive insolite. Insomma un teatro che non annoia mai e anzi sorprende, conducendo gli spettatori in un viaggio acuto e vivo tra le passioni umane”

Date: 24 settembre; 1, 8, 15 ottobre 2022
Orario: 21
Luogo: Centro Culturale Aldo Rossi, Viale Europa, 12 Borgoricco (PD)
Organizzazione: Compagnia di Teatro Amatoriale “Camerini con Vista”
Patrocinio: Comune di Borgoricco
Biglietto d’ingresso: intero € 12/10 – ridotto € 10/8

Locandina
Prenotazioni

PROGRAMMA

Sabato 24/09 ore 21
Terracrea Teatro
“Pomo pero dime ‘l vero”
liberamente tratto da testi di Luigi Meneghello
Regia di Giorgio Sangati

In scena solo un baule da soffitta, pieno di quaderni, vestiti, ricordi. E come in un gioco i due protagonisti, Luigi e Norma, si divertono a rappresentare la commedia dell’infanzia così come l’ha raccontata Luigi Meneghello: in questo gioco scenico curato da Giorgio Sangati e tratto liberamente dai testi dello scrittore vicentino, le parole si mescolano alle filastrocche, ai canti, alla musica. Il risultato è un viaggio esilarante e commovente nell’infanzia di un Nordest che non c’è più. Un percorso a ritroso nella memoria personale dell’autore che attraversa territori universali: l’epica della nascita, la scoperta del linguaggio, il trauma della scuola, il brivido della sessualità, il potere repressivo della religione e l’onnipotenza della morte.

Sabato 01/10 ore 21
L’Archibugio Compagnia Teatrale
“Romeo e Giulietta. Una storia di banditi.”
testo di Giovanni Florio e William Shakespeare
Regia di Giovanni Florio

Nella bella Verona, dove si svolge la scena, due famiglie di pari nobiltà prorompono in nuova lite. E il sangue dei cittadini imbratta le mani dei cittadini. Ci voleva la penna di William Shakespeare per raccontare il Veneto violento di fine Cinquecento. Ci voleva L’Archibugio per raccontare “Romeo e Giulietta” come… una storia di banditi!

La tormentata vicenda dei giovani amanti diviene così il pretesto per raccontare antiche storie di crimine e giustizia, riemerse dagli archivi della Serenissima.

Il capolavoro shakespeariano proposto in forma di parodia, ma con incredibile sensibilità e rispetto dell’originale. 

Sabato 08/10 ore 21:00
Streben Teatro
“Faust”
tratto dal testo di Johann Wolfgang Goethe
Regia di Sebastiano Boschiero

Il dottor Faust ritiene di aver sprecato la sua vita studiando per appagare la sua sete di conoscenza e si tormenta per non aver trovato il vero senso dell’esistenza umana.

Ormai vecchio e confinato nel suo studio, sul punto di compiere un gesto estremo, decide di stringere un patto con Mefistofele apparso improvvisamente, scambiando la sua anima con la ricerca della felicità e della conoscenza più profonda. Faust alla fine sarà ingannato da Mefistofele ma proseguirà la propria ricerca del senso della vita.

Lo stile industrial-steampunk dello spettacolo, che utilizza elementi quali pelle, legno e acciaio, pone l’accento sull’aspetto materiale e miserabile dell’essere umano dal quale Faust cerca di fuggire.

Sabato 15/10 ore 21:00
Camerini con Vista
“Pandemia”
tratto da testi di Achille Campanile e Dino Buzzati
Regia di Tomaso Carraro

L’idea di Pandemia è nata nella primavera del 2020, quando a causa dell’epidemia di covid-19 ci siamo trovati confinati in casa per molte settimane a provare sensazioni mai sperimentate prima. Ma non volevamo mettere in scena una didascalica narrazione degli specifici eventi legati all’emergenza sanitaria. La scelta artistica è stata piuttosto quella di evocare le emozioni e le sensazioni che la pandemia ci ha fatto provare, mettendo in scena alcuni testi del Novecento che ovviamente nulla hanno a che vedere con il covid, ma che ben si prestano a questo scopo evocativo.

La pièce consiste di tre episodi nei quali abbiamo giocato soprattutto sugli elementi grotteschi al fine di stemperare il dramma con un’ironia e a volte un eccesso in qualche modo liberatori.