La violenza contro le donne è un problema che si affaccia quotidianamente nella vita di tante cittadine, a volte in modo plateale, a volte in modo subdolo.
Per questo è necessario mobilitarsi tutti e formare ragazze e ragazzi a riconoscere il disagio e a segnalarlo. Quest’anno l’Assessorato alle Pari Opportunità di Spinea ha lavorato con le Associazioni del territorio in rete. Erla Aps, Centro Olimpia Asd, Acli Arte e Spettacolo, S.O.S Handicap Bambini Invisibili Onlus, Insieme per la Vita e Prosenectude Aps hanno preparato un ampio programma per la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Lo scopo è offrire momenti di riflessione attraverso eventi diversi, dal ballo, al teatro, alla mostra, al seminario per riconoscere la violenza, per poterla contrastare, ponendoci così in un’ottica di prevenzione e collaborazione.
Ecco tutti gli appuntamenti
• Mostra fotografica di Stefano Cusumano.
Da lunedì 18 a lunedì 25 novembre con orari di apertura della biblioteca.
Organizzato da Associazione Erla Aps, si terrà presso la Sala dell’Emeroteca della Biblioteca di Spinea, Villa Simion
• 23 Novembre Gazebo angolo via Roma con via Fermi dalle 9.00 alle 14.30. Due volontari daranno informazioni, e a chi scriverà sul Libro dei Pensieri un riflessione, una frase sulla tematica verrà donato una spilletta rossa (offerta libera)
• Ore 10.00 Flash Mob
• Dalle ore 10.00 alle ore 11.00 Spettacolo Teatrale a più voci dal titolo: DONNE INTERROTTE trasposizione drammaturgica liberamente tratta dal libro “FERITE A MORTE” di Serena Dandini in Biblioteca di Spinea.
• Ore 11.00 Flash Mob
• Dalle ore 11.15 alle ore 12.30 Seminario “La forza delle donne: come conoscere, prevenire, riconoscere e contrastare la violenza di genere” che si terrà presso la Sala dell’Emeroteca della Biblioteca di Spinea, Villa Simion
DONNE INTERROTTE
trasposizione drammaturgica in un tempo, liberamente tratta dal libro
“FERITE A MORTE” di Serena Dandini
Regia di Antonello Pagotto
“Il teatro resiste come un divino anacronismo” .
Questa l’ affermazione che fece il noto regista teatrale e cinematografico Orson Wells; parola e voce si fondono nell‘ immediato, abbattendo la proverbiale quarta parete che di fatto non c’è; attore e spettatore sono gli uni di fronte agli altri per guardarsi, sentirsi, confrontarsi.
Il modesto contributo al teatro di questo spettacolo, nasce dalla mia personale volontà di restituire a queste otto Donne protagoniste la loro di voce, unite in uno slancio di formidabile complicità e condivisione all’ interno di una sorta di spazio “eletto” quasi un punto dell’ infinito ove, come ci ricorderà una delle interpreti si è finalmente trasparenti e libere di dormire in un letto di nuvole.
Riappropriarsi perciò della loro “voce” interrotta appunto, dalla mano omicida dell’ uomo, spesso preoccupato di salvaguardare il ruolo di maschio mutando così la veste di compagno, marito, fratello o padre in quello di infame assassino.
Esse riveleranno con ironia, dolore, forza e disarmante dolcezza la cieca violenza subita, condannate alla precoce interruzione della loro vita, brutalmente uccise come purtroppo accade oggigiorno ad un’ altrettanta moltitudine di donne vittime di maltrattamenti quotidiani e affrontati magari con doloroso silenzio, pur di preservarsi dal pregiudizio, dal senso del fallimento, dalla vergogna e non da ultimo per salvaguardare magari la propria famiglia, immersa in una società ancora troppo patriarcale dove, ad esempio, la violenza domestica non è sempre percepita come crimine ed il nostro cosi detto “bel paese” in termini di statistiche è messo proprio male.
Tra violenza fisica, sessuale, stupri siamo purtroppo nell’ ordine di svariati milioni.
Ringrazio di cuore le Attrici per aver condiviso questo progetto decisamente complesso, nove testimonianze delle trentasei presenti nel libro “Ferite a morte” scritto da Serena Dandini, con l’ auspicio che tra il pubblico presente al termine della rappresentazione affiori il desiderio di una più approfondita lettura.
Con: Greta Berlese, Beatrice Catinella, Paola Melchiori, Anna Moro, Anna-Rita Di Muro, Erta Mecolari, Silvia Pevarello e Francesca Di Muro